STREGHE
Da Giovanna d’Arco a Salem: un femminicidio dimenticato
Dalle città francesi, ornate da bellissime cattedrali, ai territori contadini delle regioni tedesche, alle colline e montagne italiane e svizzere, alle lande desolate dei Pirenei ispanici, fino alle distese di pianura delle giovani colonie americane: tra la fine del Trecento e la fine del Seicento, sventura, povertà e orrore si moltiplicano, in un crescendo degno di una tragedia greca, attorno a un nucleo unico e quasi completamente “al femminile”, quello che prende il nome di opera stregonesca.
Il dibattito sul numero delle donne sacrificate alla teoria della lotta al male è tuttora in corso. Sembrerebbe, allo stato attuale, di poter accettare l’idea, deducibile dai documenti processuali rimastici, che il numero delle vittime sia stato all’incirca di 70.000 donne. Qualcuno, meno ottimista, sostiene che i roghi raggiunsero la cifra di 300.000.
In questo libro che riprende e completa la ricerca che l’autore ha iniziato anni fa sul tema dei “tribunali della coscienza” e ricostruisce uno dei fenomeni di femminicidio più drammatici nella storia, aiutando a comprendere il meccanismo per cui l’antico accanimento degli inquisitori può lasciare tracce anche nell’oggi.
Il lettore troverà alcuni casi noti, come quello di Giovanna d’Arco e delle streghe di Salem, altri meno conosciuti (come quelli di alcune figure stregonesche del territorio italiano), tutti accumunati da quella che fu la “caccia” più sconcertante che potere religioso e politico poterono per secoli mettere in atto.
AUTORE: NATALE BENAZZI
FORMATO: 14 X 21
PAGG.: 240